Associazione Culturale Wide Shut Photography – WSP

Samantha Marenzi  ed  Oblomov

presentano

“Impronte di luce: fotografia e performance”

spunti teorici

Il progetto Impronte di luce, che nella passata stagione ha proposto un ciclo di laboratori pratici di Fotografia Primordiale, apre quest’anno degli spunti di riflessione teorica sulle tracce lasciate da alcuni protagonisti della fotografia del Novecento. Nell’ambito di una ricerca in corso sulla relazione tra fotografia e performance, Samantha Marenzi propone la lettura, teorica e visiva, dell’opera di fotografi e fotografe che hanno animato questo territorio, con l’intenzione di condividere una visione trasversale e non tecnicista di alcuni aspetti della cultura fotografica.
7 Dicembre h 19.00 Arnold Genthe – Pittorialismo e Danza libera nei primi anni del Novecento
Nei primi anni del Novecento l’immagine fissa si fa luogo privilegiato della trascrizione delle ricerche sul corpo in movimento. Il sodalizio tra fotografi pittorialisti, impegnati nella rivendicazione della fotografia come arte, e danzatori alla ricerca di una via di rigenerazione staccata dai tecnicismi del balletto, apre uno spazio di creazione che stabilisce rapporti nuovi tra il tempo, il corpo e l’immagine. Questo laboratorio creativo internazionale coinvolge in America i Foto Secessionisti e assume un taglio tutto particolare nel lavoro di Arnold Genthe con i protagonisti della nuova danza, e, in particolare, con Isadora Duncan.

(c)Arnold Genthe, Anna Duncan, 1926
21 Dicembre h 19.00 Francesca Woodman – L’autoritratto come performance
Francesca Woodman è autrice di un corpus di immagini sostanzialmente costituito da autoritratti. Si tratta di un minuzioso affresco autobiografico che indaga la pratica della performance solitaria, l’azione scenica per un pubblico assente e differito, la composizione dell’immagine come relazione tra il movimento e lo spazio, la sperimentazione di una presenza che lascia intravedere il corpo come depositario di esperienza e di memoria, sedimentate in immagine.
(c) Francesca Woodman
18 Gennaio h 19.00 Eikoh Hosoe – Corpo, spirito, immagine: il Kamaitachi
Il Kamaitachi è la trasformazione di una leggenda popolare nell’ordine del visibile. È l’incarnazione di uno spirito della mitologia giapponese nel corpo di un danzatore, fondatore del Butõ, Tatsumi Hijikata, nelle immagini di un fotografo, Eikoh Hosoe, e nello spazio di un Giappone arcaico in cui irrompe lo sguardo dell’avanguardia degli anni Sessanta. È la sfida di una fotografia che riproduce ciò che del corpo e della realtà resta invisibile.
(c) Eikoh Hosoe - Kamaitachi
Samantha Marenzi – fotografa, stampatrice professionale in bianco e nero, insegna tecniche di stampa e tecnica fotografica e realizza mostre in Italia e all’estero. Dottore di ricerca in Storia del Teatro e dello Spettacolo, collabora alla cattedra di Fonti e Metodologie della Storia del Teatro presso L’Università Roma Tre. Danzatrice, membro fondatore della compagnia Lios, organizza la Rassegna Internazionale di Danza Butō Trasform’azioni.Si occupa di danza butō, di teatro del novecento e della fotografia come spazio di creazione del corpo.
Info:
Gli incontri si terranno presso Oblomov in Via Macerata, 58 – zona Pigneto Quota di partecipazione: 4 euro ciascun incontro E’ possibile prenotarsi mandando una mail a: info@collettivowsp.org